Per anni ho frequentato concerti ed eventi calcistici di ogni categoria. Ho visitato stadi, palazzetti e curve. Ma mai, forse, ho trovato tanto elettrizzante un evento come la Coppa del mondo di Downhill! I commenti tecnici li lascio di diritto a chi ha più competenza di me!! Preferisco raccontarvi il punto di vista dello spettatore. Il clima “mondiale” è già presente all’ingresso dell’area dove spiccano i paddock dei team: bici smontate, appese, tirate a lucido dai meccanici campeggiano in ogni dove. Sugli impianti di risalita si entra in contatto con gli atleti pronti a gareggiare. C’è chi pedala sui rulli, chi ascolta la musica in cuffia, chi scherza, e chi fa foto. Lungo il percorso di gara in discesa la simbiosi aumenta e lo spettacolo è incredibile. La partecipazione del popolo del downhill è pittoresca e coinvolgente! Dallo start alla fine – parliamo di chilometri di dislivello in discesa – si vive la gara immergendosi nell’immenso bosco, attendendo in ogni punto le performance degli atleti. L’arrivo al fotofinish è un’apoteosi di bandiere e cori. Per non parlare della premiazione finale, con gli inni e il classico spumante spruzzato in ogni direzione. L’atmosfera continua con la musica e la birra tra gli atleti disponibili e felici