In bici tutto è diverso. Pedalare è meditazione e contemplazione. Il semplice ripetersi ipnotico del movimento sui pedali provoca benessere e rilassamento, e sicuramente buon umore. La mente si spegne per un po’, e molte cose della nostra vita possono mettersi a posto. Può capitare di fischiettare o cantare.Una volta guadagnata confidenza con la propria bici ci si potrà sentire in forma, e il cervello sarà molto più lucido. I pensieri saranno molto più precisi, e il nostro atteggiamento verso la vita sarà aperto. Chi ci vive accanto se ne accorgerà. La nostra parte “bambina” ci ringrazierà. La fatica iniziale che faremo sarà ripagata.Andare in bici, e farlo in modo rilassato è, se vogliamo, qualcosa di semplice e banale, a differenza di tante cose complicate della vita. La parte più difficile è iniziare a farlo, vincere le resistenze che la nostra mente opporrà per non farci prendere la bici. Superate queste, in seguito diventerà difficile smettere di pedalare! Anzi, proveremo un senso di libertà unico: potremo scegliere il nostro percorso, i nostri tempi e ritmi, saremo consapevoli dei diversi vantaggi del pedalare.Sicuramente nelle grandi città non è facile andare in bici. Dobbiamo mettere in conto che a volte ci sentiremo soli, e che dovremo affrontare – senza dar loro troppa importanza nè render pane per focaccia – le prevaricazioni continue nelle quali, inevitabilmente, ci imbatteremo: l’auto che ha fretta e che vuole passare, l’automobilista che non sopporta di essere superato da un ciclista, lo scooter che taglia la strada e così via. Noi saremo molto zen, e non cadremo nella “sindrome nevrotica” dell’automobilista consumato dal tempo, che deve sempre correre. Tratto da Bici Zen